Poesie

Atlantis

Giù nelle profondità marine dove pochi osano andare
le fredde acque salmastre racchiudono
il segreto più maestoso dei secoli.
Cupole marmoree,
colonne e porticati
ampie sale e piccoli cantucci
giacciono, indisturbati, nel cuore del mondo.
è il Regno perduto di Atlantide
che si eleva imponente negli abissi.
Nuvole squamate multicolore ed argentee
passano noncuranti tra i resti della città
sinuose figure tentacolate si muovono
lungo i fini marmi e le pregiate rovine.
Il silenzio,complice del buio, avvolge,
in un’aura mistica,
ogni cosa e,
quando la luna,
vanesia, grande e splendente
come un’abbagliante perla nel manto del cielo,
si specchia nella superficie oceanica
uno dei suoi morbidi raggi
sfiora con gentilezza e riverenza quei fondali,
per qualche istante,
Atlantide risorge dall’oblio,
mitica e solida.
Alza il capo,la città perduta
e guarda davanti a sè.
Osserva, con i suoi grandi occhi vuoti,
le sue immense stanze,
i suoi deserti cortili,
i suoi finissimi e perfetti bassorilievi,
le sue statue sfigurate,
i suoi cocci, le sue ossa rotte, i suoi cadaveri.
Il Regno custodisce geloso i suoi segreti,
piange i suoi morti e scuote l’oscurità degli abissi,
ma solo per un istante.
Atlantide torna nel buio,nel silenzio
nella sua condanna divina
e ad avere,come suoi unici osservatori,
gli abitanti di quelle acque
ignari della sua bellezza,
mentre la luna si ritrae silenziosa,
scivolando sul trasparente,nero drappo d’onde.

SeleneQueen

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2 risposte a "Atlantis"

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